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Il principio di universalità

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, dove tutte le Società Nazionali godono di uguale status e condividono uguali responsabilità e obblighi di aiuto reciproco, è universale. La Croce Rossa Italiana, in quanto membro del Movimento gode del vantaggio comparativo di poter lavorare in rete con le altre Società Nazionali, nonché con gli altri membri del Movimento Internazionale, per perseguire il suo obiettivo: migliorare l’intervento in favore dei vulnerabili.

Secondo il principio di UNIVERSALITA’, “l’opera della Croce Rossa si deve estendere a tutti gli uomini, in tutti i Paesi”, condividendo le conoscenze, le esperienze e le risorse con altre Società Nazionali. Per dirlo con le parole di H. Dunant  (dalle memorie): Non siamo più al tempo delle antiche civiltà, in cui essere straniero significava essere nemico. Oggi le Nazioni europee sono unite con vincoli così forti, che se si allentassero improvvisamente, tutti ne soffrirebbero: ugualmente vi è anche una solidarietà tra le diverse razze della Terra, nella carità, nella benevolenza e nella fraternità.

Estendersi dunque a tutti (aprire le braccia per accogliere chi chiede assistenza, agire per dare sollievo alle sofferenze umane), ed estendersi a tutti i Paesi (aldilà di ogni motivo di separazione e conflitto tra i popoli, l’azione di soccorso deve potersi estendere in ogni parte della terra).

P.A.

Quanto sopra non è da considerarsi una descrizione ufficiale del principio di Universalità ma una libera interpretazione dei volontari del CP Padova, ispirata dai testi ufficiali di Croce Rossa.